I giorni 3 e 4 luglio 2014, al Sacro Monte Calvario di
Domodossola, al termini degli esercizi spirituali si è svolta l’assemblea degli
Ascritti Rosminiani Italiani presieduta dal Padre Generale, don Vito Nardin,
con la presenza di Padre Anthony Meredith, membro della Curia generalizia a cui
è affidata la cura di tutti gli Ascritti, del Padre Provinciale, don Claudio
Massimiliano Papa, e del Coordinatore per la Provincia italiana, don Eduino
Menestrina.
La partecipazione è stata
numerosissima, con una rappresentanza di quasi tutti i gruppi presenti in Italia,
come pure di altri Ascritti non legati ad un gruppo particolare.
Quale primo momento si è ritenuta opportuna una presentazione
dei vari gruppi e delle loro attuali attività. Hanno parlato i rappresentati di
Domodossola, di Stresa, di Intra, di Borgomanero, della Sacra di S. Michele, di
Poirino, di Milano S. Romano, di Milano Sesto S. Giovanni, di Bergamo, di
Rovereto, di Borgo Valsugana, di Roma Porta Latina, di Roma Spirito Santo e di
Trapani.
Il Padre Generale ha poi dato notizia sugli Ascritti di Torricella
(Taranto), e di Isola Capo Rizzuto. Poi don Tarcisio De Tomasi, presente
all’assemblea, ha dato notizie degli Ascritti di Castelvetrano.
È poi seguito l’intervento di padre Meredith che ha
presentato la vita degli Ascritti in Nuova Zelanda, Stati Uniti, Galles e
Inghilterra.
Conclude la presentazione ancora il Padre Generale il quale
informa come gli Ascritti del Venezuela sono molto motivati e spingono i padri
a seguirli; la coordinatrice si è dovuta trasferire per cui ha poche notizie. In
Africa, a Tanga, c’è un gruppo di Ascritti che è ancora in divenire, è auspicabile
che si uniscano a loro altre persone provenienti da ceti diversi.
L’incontro del 3 luglio si conclude con due indicazioni
del Padre Generale: la vita rosminiana è prima di tutto vita contemplativa e «Chi
prega molto fa molto, chi prega poco fa poco»; i sussidi formativi per gli incontri mensili fra padri, suore e Ascritti,
sono da diffondere perché possono esprimere l’unità tra i membri dell’Istituto.
Il pomeriggio del 4 luglio si è svolta la seconda
giornata di Assemblea. Dopo una breve esortazione del Padre Generale, don
Eduino Menestrina apre i lavori sottolineando come la comunicazione sia ancora
poco funzionante; gli strumenti non mancano ma il loro uso è ancora deficitario,
bisogna trovare il modo di usar meglio “Speranze on-line”, come pure lo spazio
riservato agli Ascritti nel sito web ufficiale (
www.rosmini.it).
È pure importante migliorare lo scambio di informazioni sia tra gruppi, sia tra
singoli Ascritti; per poterlo fare è però indispensabile aggiornare l’elenco
degli Ascritti ancora molto lacunoso. Non si è stati in grado, ad esempio, in questi
anni di includere gli Ascritti nella festa dei giubilei perché i dati anagrafici
sono troppo frammentari. Come pure non sempre giunge la comunicazione di
Ascritti ammalati da visitare, o defunti per cui pregare. Invita quindi i
presenti a completare nel prospetto consegnato i propri dati. Aggiunge inoltre
l’importanza di scegliere in ogni gruppo un segretario o referente.
Seguono quindi tutta una serie di interventi, che
presentano le varie iniziative dei singoli gruppi. Tutti sottolineano
l’importanza e la necessità di far conoscere di più e meglio il beato Rosmini,
come pure l’attenzione alle grandi tematiche che la Chiesa sta suggerendo, come
l’attenzione urgente alla famiglia, oggetto del prossimo sinodo, ed il futuro
anno dedicato alla vita consacrata.
Ci si interroga anche su quali siano i modi migliori per
proporre ai giovani l’ascrizione; oggi infatti nei nostri gruppi di ascritti
difficilissimamente vi sono presenze giovanili.
Viene poi sottolineato come l’ascrizione pensata da
Rosmini, rispettosa della libertà di coscienza di ciascuno, preveda anche
persone non inserite in specifici gruppi, che partecipano in un altro modo allo
stesso fine di tutti, con i quali va mantenuta sempre una comunicazione e
condivisione, ed oggi gli strumenti non ci mancano.
Interviene anche il Padre Provinciale il quale sottolinea
come il fine nostro sia la santità e questo dovrà essere il punto di aggancio
per i giovani: la santità della persona e la testimonianza cristiana. Insiste
poi sul fatto che punto di riferimento di ogni iniziativa necessita di una vera
conoscenza dei Regolamenti degli Ascritti.
Don Eduino Menestrina, raccogliendo quanto detto, suggerisce due proposte che possono essere subito attuabili e che vengono positivamente accolte da tutti: quest’assemblea sarà annuale, sempre alla conclusione degli esercizi spirituali per gli Ascritti e sempre in coincidenza con la festa del 1° luglio; vi sarà anche un secondo incontro ma con i coordinatori / segretari di tutti i gruppi (possibilmente in una data rosminiana significativa) che preparino l’assemblea e raccolgano le comunicazioni di ciascun gruppo.Iinfine si decide di rivedere e predisporre per tutti la preghiera dei “dieci Pater”, che comprende dieci intenzioni, caratterizzante la spiritualità rosminiana con un ordine spirituale ed universale.
Chiude l’assemblea il Padre Generale puntualizzando tutta la ricchezza dei contributi offerti e da valorizzare; segnala l’esortazione di Papa Benedetto XVI e la sua conoscenza del pensiero rosminiano che ci spinge a guardare a Rosmini santo. Sottolinea che bisogna far conoscere l’ascrizione perché è un’esplicitazione del Battesimo ed una realtà da condividere. C’è una grande ricchezza tra gli ascritti, ci sono pure le difficoltà ma non dobbiamo scoraggiarci. Anche gli ascritti isolati sono una ricchezza in più per combattere lo spirito di corpo. Molti passi avanti sono stati fatti adesso bisogna pensare alla canonizzazione! È difficile coinvolgere i giovani ma quando c’è entusiasmo tutto è possibile e si può contare anche sui giovani.