Storia Istituito
nel 1966 dai padri Rosminiani e per iniziativa di Michele Federico
Sciacca, con sede nel Palazzo Bolongaro o “Villa Ducale” di Stresa, il
“Centro Internazionale di Studi Rosminiani”, fu ufficialmente
riconosciuto con D.P.R. 31 gennaio 1968, n. 147, ed iscritto in data 5
settembre 2007 al numero 218 del Registro prefettizio delle persone
giuridiche della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. |
Descrizione Offre
ai visitatori ed agli studiosi provenienti da tutto il mondo: un Museo
di ricordi rosminiani; la camera dove Rosmini si spense il 1 luglio
1855; l’Archivio Storico dell'Istituto della Carità; una Biblioteca di
circa centodiecimila volumi, tra le più complete del Piemonte sulle
opere del Settecento e Ottocento; una Casa editrice (Sodalitas); una
Foresteria in grado di ospitare studiosi. Vi
lavorano persone, le quali curano, inoltre, due periodici (Rivista
rosminiana di filosofia e di cultura, Charitas), l’edizione critica
delle opere di Rosmini, la promozione del pensiero rosminiano nel mondo,
convegni e corsi di alta cultura, tra cui noti sono i corsi dei
"Simposi", ai quali partecipano annualmente più di 200 studiosi
provenienti da ogni parte, e accolgono gli ospiti venuti per studiare. |