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Profilo Storico della Causa
Il Padre Generale dell’Istituto della Carità
(Rosminiani) in data 5 giugno 1990 invia alla S. Congregazione per la
Dottrina della Fede la documentazione relativa ai «Nuovi Elementi di
valutazione atti a precisare l’esatta posizione di A. Rosmini in rapporto alle 40
Proposizioni condannate nel Decreto Post obitum». Nel successivo mese di agosto viene nominato padre Remo
Bessero Belti quale esperto dell’Istituto della Carità, in vista dell’istituzione
di una Commissione di studio, che avrà il compito di riesaminare la questione
rosminiana. Il risultato dell’esame condotto dalla Commissione pontificia dà
esito positivo e permette di stilare la Declaratio del 19 febbraio 1994
con il Non obstare al fine di «iniziare la Causa di beatificazione del
Servo di Dio Antonio Rosmini, sacerdote Fondatore dell’Istituto della Carità e
delle Suore della Provvidenza». Il documento pone in calce che la Congregazione
per la Dottrina della Fede dovrà essere interpellata di nuovo circa il giudizio
dottrinale definitivo in proposito. Il successivo 28 febbraio il Superiore
Generale ne dà comunicazione a mons. Renato Corti, vescovo di Novara, nella cui
diocesi si terrà il processo informativo. Il vescovo procede alla nomina dei
Censori teologi e della Commissione Storica per la Diocesi di Novara, dove
Rosmini è vissuto e morto, e suggerisce una identica Commissione anche per la
Diocesi di Trento, dove Rosmini è nato e cresciuto. Del 13 aprile ‘94 è il
Decreto di nomina dei Censori teologi, del 10 giugno il Decreto di nomina della
Commissione storica di Novara e dell’8 luglio il Decreto di nomina della
Commissione storica di Trento. Il lavoro delle Commissioni e dei Censori si
protrae per tre anni. Il 1° luglio 1997 si costituisce il Tribunale diocesano
per il processo informativo sulla fama di Santità del Servo di Dio Antonio Rosmini.
Il 15 agosto dello stesso anno viene nominato il postulatore dell’Istituto
della Carità e Suore della Provvidenza: è padre Claudio Massimiliano Papa
religioso rosminiano laureato in Filosofia presso l'università dell’Urbe e in
Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense. Il postulatore
nomina suo Vice suor. Carla Cattoretti, religiosa delle Suore della Provvidenza
(Rosminiane), laureata in Pedagogia presso l’università dell’Urbe, che lascerà
l’incarico nel luglio del 2001 perché eletta Madre Generale. Il 20 febbraio ‘98 si conclude il Processo diocesano
e subito viene consegnato il Trasunto alla Congregazione delle cause dei
Santi. Nove mesi dopo la Congregazione dichiara la validità del processo
diocesano (26 novembre 1998). Nel marzo 1999 viene nominato relatore padre
Ambrogio Eszer O.P. che subito convoca il postulatore, dandogli indicazioni
precise su come condurre lo studio, per comporre la “Positio”. Nell’Istruzione
rilasciata da Padre Eszer viene indicato che tra i capitoli della bibliografia
documentaria, dovranno trovarsi, alla stregua di documento, le Proposizioni
Condannate dal Sant’Uffizio, con un’introduzione che provi che le dottrine
condannate non sono del Servo di Dio. Tale capitolo dovrà essere anche separatamente
presentato alla Congregazione per la dottrina della fede, secondo quanto
stabilito dall’Ecc.mo e Rev.mo Arcivescovo Bovone, Segretario della
Congregazione per la Dottrina della Fede, nella lettera del 19 febbraio 1994
inviavt a Sua Ecc.za Rev.ma mons. Giovanni Battista Re Sostituto della
Segreteria di Stato di Sua Santità. A tal fine padre Claudio Massimiliano Papa il 2 dicembre
1999 consegna uno studio che prende in esame le vicende storiche e le
conclusioni teologiche che portarono al Post obitum. Il lavoro,
interamente curato dallo stesso postulatore, tende a dimostrare che «il senso
delle Proposizioni condannate non appartiene in realtà all’autentica posizione
dell’autore». La Congregazione per le Cause dei Santi, approva lo studio condotto
e inoltra la documentazione alla Congregazione per la dottrina della fede. Il 1
luglio 2001 nel 146° anniversario della morte del Servo di Dio Antonio Rosmini,
L’Osservatore Romano pubblica la Nota della Congregazione per la
Dottrina della fede sul valore dei decreti dottrinali concernenti il pensiero e
le opere del Rev.do Sacerdote Antonio Rosmini Serbati. Nella Nota,
dopo un’indagine storica e un attenta contestualizzazione, si dichiara: «Si
possono attualmente considerare ormai superati i motivi di preoccupazione e di
difficoltà dottrinali e prudenziali, che hanno determinato la promulgazione del
Decreto Post obitum di condanna delle Quaranta Proposizioni tratte dalle
opere di Antonio Rosmini. E ciò a motivo del fatto che il senso delle Proposizioni,
così inteso e condannato dal medesimo Decreto, non appartiene in realtà all’autentica
posizione di Rosmini, ma a possibili conclusioni della lettura delle sue opere». Il 3 luglio 2001 la Congregazione per le cause dei santi,
rilascia al postulatore il Nihil obstare
per l’ulteriore prosieguo della Causa di beatificazione del Servo di Dio Antonio
Rosmini. Il 9 novembre 2002 il postulatore generale, padre Claudio Massimiliano
Papa, presenta al relatore generale, padre Ambrogio Eszer, il lavoro della Positio.
Sono circa 5.000 pagine dove si attesta la santità di vita e le virtù eroiche
di A. Rosmini. Il lavoro è consegnato in tipografia per la stampa. Il giorno 28
settembre 2004 si conclude, con esito positivo di tutti voti a favore, la
seduta dei Consultori Storici, Subito viene stampata la Relatio et
vota. Il giorno 8 febbraio 2005 si conclude il Congressus peculiaris
super virtutibus, con esito positivo e subito è stampata la relativa Relativo
et vota. I Padri Cardinali e Vescovi, nella sessione Ordinaria del 6 giugno
2006, riconoscono che il Servo di Dio Antonio Rosmini, ha esercitato in grado
eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse. Promulgazione del decreto
della Congregazione delle Cause dei Santi in data 26 giungo 2006, riguardante
le virtù eroiche del Venerabile Antonio Rosmini. In data 12 ottobre 2006 la
Consulta medica della Congregazione per le Cause dai Santi, si esprime con
esito affermativo, circa l’inspiegabilità scientifica dell’evento di guarigione
avvenuto a Sr. Ludovica Noè, per intercessione del Servo di Dio il Venerabile Antonio
Rosmini Il presunto evento miracoloso è avvenuto il 6 gennaio 1927. In seguito
prima della conclusione dell’anno 2006 (19 dicembre), i Consultori della
Congregazione per le cause dei Santi si sono unanimemente espressi con voto
affermativo, ravvisando nella guarigione in esame un presunto evento miracoloso
operato da Dio per intercessione del Servo di Dio il Ven. Antonio Rosmini.
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